Quando ero all’università sognavo di diventare una giornalista, pensando che questa professione significasse una vita piena di soddisfazioni personali: inchieste, articoli su riviste di approfondimento, viaggi…
Non ho mai desiderato la ricchezza materiale, ma una vita ricca di stimoli e di confronti con chi poteva rendermi migliore.
La realtà si è rivelata ben diversa e dopo vent’anni di iscrizione all’albo (ai quali vanno aggiunti i due anni di lavoro precedenti necessari per accedervi), mi trovo a fare i conti con una umanità molto distante da quella con cui immaginavo mi sarei confrontata.
Forse la vita vera è questa, rendersi conto che i sogni, proprio come diceva Cenerentola, son desideri.
Eppure, ogni volta che ho l’opportunità di fare una vacanza e allontanarmi un po’ dal quotidiano, torna a prendere forma quel desiderio di fare altro.
Qualche giorno a respirare un’aria diversa, vedere nuovi panorami, innamorarmi di nuovi angoli di mondo.
È vero che, per ritrovare la giusta prospettiva, è indispensabile allontanarsi per mettere meglio a fuoco. In questi giorni ho capito che sono troppo grande per i sogni, ma non per investire su uno di questi.
E allora vediamo dove posso arrivare, sempre con un bagaglio leggero, perché di pesi non ho più bisogno.