Ogni anno, nel mese di settembre prende corpo l’idea di conseguire una seconda laurea, in qualche materia del tutto inutile ai fini pratici, ma fondamentale per l’arricchimento del pensiero. Dalla storia, alla filosofia, all’arte sono molteplici i campi in cui avrei tanto da imparare, con enorme piacere.
Poi la vita mette di fronte alla realtà fatta di tasse universitarie poco compatibili con bollette e spese assortite, lo studio con il lavoro e la vita privata e tante questioni banali che lasciano il sogno lì dove sta.
So che nulla vieta di studiare in solitudine, senza scadenze o esami da sostenere, ma forse non sono sufficientemente motivata da mettermi a studiare la sera, dopo una giornata in ufficio, senza un vero obiettivo. Certo l’arricchimento culturale dovrebbe essere già uno spunto potente, ma non lo è per sconfiggere la mia pigrizia, che, dopo poche pagine, mi fa cadere il libro sul naso per un colpo di sonno.
Un buon compromesso potrebbe essere seguire qualche corso serale, senza pretese di titoli accademici, ma anche lì, manca la motivazione.
Probabilmente quindi a rendere così appetibile la seconda laurea è proprio l’impossibilità di concretizzare questo sogno?
Non lo so, me lo chiedo spesso.
Ero molto più giovane quando ho frequentato il master universitario, a Ferrara, ma ricordo con piacere il confronto con i colleghi, persone che già lavoravano, proprio come me e avevano affrontato il percorso per migliorare la propria professionalità. Addirittura con Anna siamo rimaste in contatto e ci sentiamo, di tanto in tanto, per aggiornarci sulle rispettive vite.
Ed è sempre bello, nonostante i quasi vent’anni trascorsi da allora.
Che sia questo che, in realtà, sto cercando, persone che condividano passioni e aspettative?
Che mi aiutino a sentire nuovamente che lo studio, la scrittura, l’approfondimento non sono cose superate e anche un po’ da snob?
In un mondo in cui la parola d’ordine è produrre, a che cosa serve saper scrivere, conoscere la storia o leggere la filosofia?
Ecco, vorrei trovare persone che cercano di dare risposte a questa domanda.
Che magari l’abbiano già trovata e la condividano con chi si sente un po’ spaesato in questo quotidiano.
Sono pensieri di settembre, che fra pochi giorni finirà e così lascerò andare ancora una volta il sogno, con tutti i suoi interrogativi sospesi.